Ecco a voi il capitolo. Spero vi piaccia. Quando Barbara entrò nello studio, con passi lenti e leggermente tremanti, sentiva qualcosa di strano, in lei. Diede la colpa alle circostanze. Diede la colpa all’ansia, alla paura di fare un’enorme figuraccia davanti a tutt’Italia. Diede la colpa agli occhi del maestro Zerbi che la fissavano,alla telecamera che la inquadrava, agli spettatori che nonostante non avesse ancora cantato già le davano contro, schierandosi con Chiara, contro cui era in sfida. Eppure nulla di tutto ciò poteva spiegare perché il piccolo studio fosse impregnato dell’aroma famigliare e confuso, quasi lontano poiché non lo ricordava così bene, di Alessio, nonostante sapesse quanto fosse impossibile. Eppure nulla di tutto ciò spiegava perché, la prima cosa che fece entrando, fu alzare lo sguardo verso il banco del ragazzo. La sua  espressione era sorpresa e turbata, il volto improvvisamente pallido, gli occhi scuri sgranati e vagamente impauriti. Barbara si rivolse al nulla, salutò con un sorriso distaccato il pubblico ed i professori, mentre Maria annunciava chi sarebbe stato il giudice della sfida. Non prestò attenzione all’uomo, il cuore batteva troppo forte, le gambe seppur ferme sembravano stessero per cedere e si domandò dove fosse tutta la sua forza? E la sua determinazione? Deglutí rumorosamente prima di puntare i suoi occhi scuri in quelli del giudice, mentre cercava di riprendere il controllo di se stessa. Era difficile. Sentiva lo sguardo di Alessio su di se, oltre a quello di tutti i presenti. “Allora so che avete preparato dei brani” Disse e a Barbara venne da ridere perché in una sfida di canto cosa altro avrebbero dovuto fare? “Vorrei che cominciassi tu Barbara, con Don’t let me go” La ragazza annuì e, seppur quello fosse il suo cavallo di battaglia, non riusciva ancora a sentirsi del tutto sicura di se. Alzò lo sguardo verso Alessio, incontrò i suoi occhi tanto grandi ed innocenti, cercava una sicurezza, cercava qualcosa che sapesse almeno un po’ di casa eppure più scrutava il ballerino più si sentiva tremendamente impreparata e disorientata. Continua nei commenti. #alessiolapadula #alessioamici #amici15 #alessiolapadulafanfiction by alessiolapadula.fanfiction

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Quando Barbara entrò nello studio, con passi lenti e leggermente tremanti, sentiva qualcosa di strano, in lei. Diede la colpa alle circostanze. Diede la colpa all’ansia, alla paura di fare un’enorme figuraccia davanti a tutt’Italia. Diede la colpa agli occhi del maestro Zerbi che la fissavano,alla telecamera che la inquadrava, agli spettatori che nonostante non avesse ancora cantato già le davano contro, schierandosi con Chiara, contro cui era in sfida.
Eppure nulla di tutto ciò poteva spiegare perché il piccolo studio fosse impregnato dell’aroma famigliare e confuso, quasi lontano poiché non lo ricordava così bene, di Alessio, nonostante sapesse quanto fosse impossibile.
Eppure nulla di tutto ciò spiegava perché, la prima cosa che fece entrando, fu alzare lo sguardo verso il banco del ragazzo. La sua  espressione era sorpresa e turbata, il volto improvvisamente pallido, gli occhi scuri sgranati e vagamente impauriti.
Barbara si rivolse al nulla, salutò con un sorriso distaccato il pubblico ed i professori, mentre Maria annunciava chi sarebbe stato il giudice della sfida. Non prestò attenzione all’uomo, il cuore batteva troppo forte, le gambe seppur ferme sembravano stessero per cedere e si domandò dove fosse tutta la sua forza? E la sua determinazione?
Deglutí rumorosamente prima di puntare i suoi occhi scuri in quelli del giudice, mentre cercava di riprendere il controllo di se stessa.
Era difficile. Sentiva lo sguardo di Alessio su di se, oltre a quello di tutti i presenti.
“Allora so che avete preparato dei brani” Disse e a Barbara venne da ridere perché in una sfida di canto cosa altro avrebbero dovuto fare?
“Vorrei che cominciassi tu Barbara, con Don’t let me go”
La ragazza annuì e, seppur quello fosse il suo cavallo di battaglia, non riusciva ancora a sentirsi del tutto sicura di se. Alzò lo sguardo verso Alessio, incontrò i suoi occhi tanto grandi ed innocenti, cercava una sicurezza, cercava qualcosa che sapesse almeno un po’ di casa eppure più scrutava il ballerino più si sentiva tremendamente impreparata e disorientata.
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