“AMAMI PRIMA DEL SUCCESSO” Capitolo 2 EMMA Entro in palestra e raggiungo i miei allievi. Li fisso per una decina di secondi e poi inizio a parlare… E: “Voi dovete essere sempre pronti, io posso venirvi a farvi visita in ogni momento e ve lo sto pure dicendo quando vengo…. E tu Briga non guardarmi con quella faccia!” B: “5 minuti prima ero di là e ora sto qua…. Non ti va bene?” E: “Certo che però prima mi hai fatto una faccia come per dirmi “mi hai pure svegliato” ! E a me questo non va affatto bene!” B: “Come te devo guardà scusa??” E: “Vale non ha aperto bocca quando l’ho svegliata, tu invece sbuffi in continuazione, guardi in alto… Ma dove credi di essere?” B: “Abbassa i toni” E: “A me non dici quello che devo fare” -mi sto alterando B: “Ma se sei tu che sei nervosa!” E: “Ma che cazz… Se sei tu che prende tutto sul personale! Stattene zitto vah!” E me ne vado incazzata. È impossibile… Io e lui non riusciamo proprio a parlarci da persone decenti. Scappo dalla palestra con un nervoso alle stelle, qualche lacrima sfugge al mio controllo, entro come una furia nell’ufficio di Maria e scoppio in un pianto disperato e lei, la mia mamma artistica, si limita ad abbracciarmi e lasciarmi qualche bacio tra i capelli. M:”Ehi tesoro che succede ? Lui ?” mi chiede ed io annuisco tra le lacrime “Perché ti arrabbi così tanto ? Non hai mai avuto problemi a rimettere qualcuno, soprattutto un ragazzo, al proprio posto senza farti mettere i piedi in testa… Cosa è cambiato ?” continua lei. E:”E’ proprio questo il punto ! Non lo so cosa mi stia succedendo… E’ continuamente nella mia testa, ogni volta che, per sbaglio, ci sfioriamo vendo invasa da brividi, non riesco ad essere lucida ! E poi c’è Fabio, cosa gli racconto ? Mi ha salvata, mi è stato vicino, non voglio fare lo Stefano della situazione ! “ concludo con il corpo ancora scosso dai singhiozzi. Continua sotto👇

AMAMI PRIMA DEL SUCCESSO Capitolo 2 EMMA Entro in palestra e raggiungo i miei allievi. Li fisso per una decina di secondi e poi inizio a parlare... E: Voi dovete essere sempre pronti, io posso venirvi a farvi visita in ogni momento e ve lo sto pure dicendo quando vengo.... E tu Briga non guardarmi con quella faccia! B: 5 minuti prima ero di là e ora sto qua.... Non ti va bene? E: Certo che però prima mi hai fatto una faccia come per dirmi mi hai pure svegliato ! E a me questo non va affatto bene! B: Come te devo guardà scusa?? E: Vale non ha aperto bocca quando lho svegliata, tu invece sbuffi in continuazione, guardi in alto... Ma dove credi di essere? B: Abbassa i toni E: A me non dici quello che devo fare  mi sto alterando B: Ma se sei tu che sei nervosa! E: Ma che cazz... Se sei tu che prende tutto sul personale! Stattene zitto vah! E me ne vado incazzata. È impossibile... Io e lui non riusciamo proprio a parlarci da persone decenti. Scappo dalla palestra con un nervoso alle stelle, qualche lacrima sfugge al mio controllo, entro come una furia nell’ufficio di Maria e scoppio in un pianto disperato e lei, la mia mamma artistica, si limita ad abbracciarmi e lasciarmi qualche bacio tra i capelli. M:”Ehi tesoro che succede ? Lui ?” mi chiede ed io annuisco tra le lacrime “Perché ti arrabbi così tanto ? Non hai mai avuto problemi a rimettere qualcuno, soprattutto un ragazzo, al proprio posto senza farti mettere i piedi in testa… Cosa è cambiato ?” continua lei. E:”E’ proprio questo il punto ! Non lo so cosa mi stia succedendo… E’ continuamente nella mia testa, ogni volta che, per sbaglio, ci sfioriamo vendo invasa da brividi, non riesco ad essere lucida ! E poi c’è Fabio, cosa gli racconto ? Mi ha salvata, mi è stato vicino, non voglio fare lo Stefano della situazione ! “ concludo con il corpo ancora scosso dai singhiozzi. Continua sotto👇

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Capitolo 2

EMMA
Entro in palestra e raggiungo i miei allievi. Li fisso per una decina di secondi e poi inizio a parlare… E: “Voi dovete essere sempre pronti, io posso venirvi a farvi visita in ogni momento e ve lo sto pure dicendo quando vengo…. E tu Briga non guardarmi con quella faccia!” B: “5 minuti prima ero di là e ora sto qua…. Non ti va bene?” E: “Certo che però prima mi hai fatto una faccia come per dirmi “mi hai pure svegliato” ! E a me questo non va affatto bene!” B: “Come te devo guardà scusa??” E: “Vale non ha aperto bocca quando l’ho svegliata, tu invece sbuffi in continuazione, guardi in alto… Ma dove credi di essere?” B: “Abbassa i toni” E: “A me non dici quello che devo fare” -mi sto alterando B: “Ma se sei tu che sei nervosa!” E: “Ma che cazz… Se sei tu che prende tutto sul personale! Stattene zitto vah!” E me ne vado incazzata. È impossibile… Io e lui non riusciamo proprio a parlarci da persone decenti.

Scappo dalla palestra con un nervoso alle stelle, qualche lacrima sfugge al mio controllo, entro come una furia nell’ufficio di Maria e scoppio in un pianto disperato e lei, la mia mamma artistica, si limita ad abbracciarmi e lasciarmi qualche bacio tra i capelli.
M:”Ehi tesoro che succede ? Lui ?” mi chiede ed io annuisco tra le lacrime “Perché ti arrabbi così tanto ? Non hai mai avuto problemi a rimettere qualcuno, soprattutto un ragazzo, al proprio posto senza farti mettere i piedi in testa… Cosa è cambiato ?” continua lei.
E:”E’ proprio questo il punto ! Non lo so cosa mi stia succedendo… E’ continuamente nella mia testa, ogni volta che, per sbaglio, ci sfioriamo vendo invasa da brividi, non riesco ad essere lucida ! E poi c’è Fabio, cosa gli racconto ? Mi ha salvata, mi è stato vicino, non voglio fare lo Stefano della situazione ! “ concludo con il corpo ancora scosso dai singhiozzi.
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