“Facciamo entrare il primo direttore artistico: Emmaa!!” Entro velocemente nello studio, con il cuore che batte a mille. “Ciao a tutti! Buon pomeriggio a tutti!” Sorrido a Maria, la saluto e saluto il pubblico. Mi siedo su una di quelle sedie. “Allora? Come stai?” Mi chiede Maria, notando la mia agitazione. “Bene, Maria.” dico sorridendole. “Solito battito accellerato?” chiede sorridendo. Annuisco semplicemente. “E più tempo passa e peggio è.” Il pubblico ride e applaude. Devo dire che piano piano mi sto abituando al loro affetto, anche se ho paura che da un momento all’altro venga a mancare. Certo, ho passato dei brutti momenti della mia vita e questo sarebbe il male minore, ma ormai non saprei immaginarmi un’altra vita, lontana da tutto questo. “Bene. Facciamo entrare gli altri direttori artistici.” dice Maria, interrompendo così i miei pensieri e forse è anche meglio così. Entrano Elisa, Nek e J-Ax. Sono contenta che Elisa sia in squadra con me. Lei è un’artista completa, sa tante cose e io ho ancora voglia di imparare tanto. “Elisa, allora cosa ne pensi del fatto di essere in squadra con Emma?” “C’è solo una Brownieeee!” risponde urlando! La adoro. È un po’ pazza come me. “E tu cosa rispondi Emma?” “Che c’è solo una Toffee!!” rispondo sorridendo ad Elisa. “Vedo che siete tutte e due d’accordo.” dice Maria, sorridendo. Mi giro verso i ragazzi di quest’anno e noto la loro agitazione: Chi non vede l’ora di salire sul palco per cacciare fuori tutto quello che ha dentro, chi è abbastanza sicuro di passare al serale e chi ha paura di non passare. Inevitabilmente penso a quando era il mio turno. Avevo paura di tante cose: Di non essere all’altezza e di deludere i miei genitori. Ormai avevo 25 anni, non 18. E quando si ha 25 anni si ha una consapevolezza maggiore. “Volete vedere qualcuno?” “Io sì.” rispondo tenendo in mano la cartella con tutte le esibizioni. “Vorrei vedere Gabriele.” “Va bene. Facciamo entrare Stefano.” Il mio cuore batte ancora più veloce. Stefano. Da quando tempo che non lo vedo e, nonostante tutto, mi fa sempre un certo effetto. Entra a testa bassa, quasi imbarazzato. Lo seguo con lo sguardo. CONTINUA NEI COMMENTI by emmaeste_

Facciamo entrare il primo direttore artistico: Emmaa!! Entro velocemente nello studio, con il cuore che batte a mille. Ciao a tutti! Buon pomeriggio a tutti! Sorrido a Maria, la saluto e saluto il pubblico. Mi siedo su una di quelle sedie. Allora? Come stai? Mi chiede Maria, notando la mia agitazione. Bene, Maria. dico sorridendole. Solito battito accellerato? chiede sorridendo. Annuisco semplicemente. E più tempo passa e peggio è. Il pubblico ride e applaude. Devo dire che piano piano mi sto abituando al loro affetto, anche se ho paura che da un momento allaltro venga a mancare. Certo, ho passato dei brutti momenti della mia vita e questo sarebbe il male minore, ma ormai non saprei immaginarmi unaltra vita, lontana da tutto questo. Bene. Facciamo entrare gli altri direttori artistici. dice Maria, interrompendo così i miei pensieri e forse è anche meglio così. Entrano Elisa, Nek e J Ax. Sono contenta che Elisa sia in squadra con me. Lei è unartista completa, sa tante cose e io ho ancora voglia di imparare tanto. Elisa, allora cosa ne pensi del fatto di essere in squadra con Emma? Cè solo una Brownieeee! risponde urlando! La adoro. È un po pazza come me. E tu cosa rispondi Emma? Che cè solo una Toffee!! rispondo sorridendo ad Elisa. Vedo che siete tutte e due daccordo. dice Maria, sorridendo. Mi giro verso i ragazzi di questanno e noto la loro agitazione: Chi non vede lora di salire sul palco per cacciare fuori tutto quello che ha dentro, chi è abbastanza sicuro di passare al serale e chi ha paura di non passare. Inevitabilmente penso a quando era il mio turno. Avevo paura di tante cose: Di non essere allaltezza e di deludere i miei genitori. Ormai avevo 25 anni, non 18. E quando si ha 25 anni si ha una consapevolezza maggiore. Volete vedere qualcuno? Io sì. rispondo tenendo in mano la cartella con tutte le esibizioni. Vorrei vedere Gabriele. Va bene. Facciamo entrare Stefano. Il mio cuore batte ancora più veloce. Stefano. Da quando tempo che non lo vedo e, nonostante tutto, mi fa sempre un certo effetto. Entra a testa bassa, quasi imbarazzato. Lo seguo con lo sguardo. CONTINUA NEI COMMENTI by emmaeste

emmaeste_ ha postato su Instagram questa foto, l’ha taggata #amici15 e ha commentato “”Facciamo entrare il primo direttore artistico: Emmaa!!” Entro velocemente nello studio, con il cuore che batte a mille.
“Ciao a tutti! Buon pomeriggio a tutti!” Sorrido a Maria, la saluto e saluto il pubblico. Mi siedo su una di quelle sedie. “Allora? Come stai?” Mi chiede Maria, notando la mia agitazione.
“Bene, Maria.” dico sorridendole. “Solito battito accellerato?” chiede sorridendo.
Annuisco semplicemente. “E più tempo passa e peggio è.” Il pubblico ride e applaude. Devo dire che piano piano mi sto abituando al loro affetto, anche se ho paura che da un momento all’altro venga a mancare. Certo, ho passato dei brutti momenti della mia vita e questo sarebbe il male minore, ma ormai non saprei immaginarmi un’altra vita, lontana da tutto questo.
“Bene. Facciamo entrare gli altri direttori artistici.” dice Maria, interrompendo così i miei pensieri e forse è anche meglio così. Entrano Elisa, Nek e J-Ax. Sono contenta che Elisa sia in squadra con me. Lei è un’artista completa, sa tante cose e io ho ancora voglia di imparare tanto. “Elisa, allora cosa ne pensi del fatto di essere in squadra con Emma?” “C’è solo una Brownieeee!” risponde urlando! La adoro. È un po’ pazza come me. “E tu cosa rispondi Emma?” “Che c’è solo una Toffee!!” rispondo sorridendo ad Elisa. “Vedo che siete tutte e due d’accordo.” dice Maria, sorridendo.
Mi giro verso i ragazzi di quest’anno e noto la loro agitazione: Chi non vede l’ora di salire sul palco per cacciare fuori tutto quello che ha dentro, chi è abbastanza sicuro di passare al serale e chi ha paura di non passare. Inevitabilmente penso a quando era il mio turno. Avevo paura di tante cose: Di non essere all’altezza e di deludere i miei genitori. Ormai avevo 25 anni, non 18. E quando si ha 25 anni si ha una consapevolezza maggiore. “Volete vedere qualcuno?” “Io sì.” rispondo tenendo in mano la cartella con tutte le esibizioni. “Vorrei vedere Gabriele.” “Va bene. Facciamo entrare Stefano.” Il mio cuore batte ancora più veloce. Stefano. Da quando tempo che non lo vedo e, nonostante tutto, mi fa sempre un certo effetto.
Entra a testa bassa, quasi imbarazzato. Lo seguo con lo sguardo. CONTINUA NEI COMMENTI”.

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